GUARDARE, MA NON TOCCARE - terza parte - Roma - Reggio Emilia Trasgressiva

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Ogni volta che si interrompeva, l'amica stava gemendo profondamente e si lamentava. Allora riprendeva a leccare più velocemente, mentre Liuba spingeva completamente i suoi muscoli lombari, assorbendo completamente il sex toy e i gemiti diventavano ancora più insistenti. L'ultimo forte gemito si trasformò in sospiro, poi si appoggiò esausta allo schienale del divano. Io continuai a scattare e la mia minchia pure. Più che in un servizio fotografico sembrava di stare su un set porno-lesbo.
Lentamente, Irina la accarezzò e tutt'e due si ricordarono di me che le stavo fotografando e notarono pure la mia minchia rigida e svettante.
- How old are they not to do with a real dick? Come on, show me...
Chiese Liuba alla vecchia amante. Lei scosse la testa facendo segno di no, ma la giovane lesbica gattonò sul pavimento fino a me, che stavo in piedi, e cominciò a baciarmi minchia e cugghiùni trascinandomi verso il divano
- Eh no, così non vale! Non fa parte del servizio.....
Brontolai io, eccitatissimo dalle attenzioni della giovane, ma spaventato dalla prospettiva di scopare la vecchia.
Quando le sue labbra si staccarono, sistemò le coscione di Irina e mi spinse dentro la sua fessona maleodorante.
Chiusi gli occhi e, nonostante tutto, feci il mio dovere di masculo, immaginando di montare la ragazza mentre pompavo la ciofèca, che stranamente sembrava gradire il fuori programma.
Liuba continuò a stimolare i miei coglioni con una mano, mentre Irina sospirò e tremò, e le sue mammellone sudate sbatterono sulla pancia per una serie interminabile di minuti.
- Bèlo italiano, vero? Ti piace?
La vecchia rimase zitta e raggiunse un violento orgasmo, insolitamente eterosessuale. E, mentre io le schizzavo dentro, riaprivo gli occhi e tiravo fuori la minchia gocciolante, la giovane applaudì e scattò qualche foto extra col suo telefonino. Tornarono al loro hotel dicendo che sarebbero rimaste a Roma ancora una settimana e raccomandando di telefonare appena i fotomontaggi fossero pronti. Chiamai due giorni dopo sui cellulari e nessuno rispose, allora chiamai l'hotel e mi dissero che nessuna donna russa con quei nomi aveva alloggiato da loro.

FINE

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